TERAPIA DELLA LUCE

La terapia della luce (fototerapia) consiste nell’esposizione del paziente ad una luce di intensità pari a 10.000 lux, emessa da una particolare lampada. La terapia della luce sfrutta la capacità naturale della luce di regolare una serie di funzioni del nostro organismo, indispensabili per mantenere un buon equilibrio fisico e psicologico. 

 

Pillole di fisiologia 

La luce agisce attraverso la retina e va a stimolare il nervo ottico che a sua volta comunica con le strutture più profonde del nostro sistema nervoso centrale; la luce va a regolare la produzione di determinati ormoni (es.: la melatonina) e la disponibilità di alcuni neurotrasmettitori (es.: la serotonina), che sono responsabili dei nostri ritmi circadiani (come il sonno, l’alimentazione, l’appetito, la sfera sessuale). 

Fisiologicamente il rilascio di melatonina di giorno è bloccato perché la luce diurna, attraverso gli occhi, va ad inibire i centri nervosi che la sintetizzano; nelle tarde ore pomeridiane, appena percepiamo il calare del buio, l’inibizione invece cessa ed i livelli di melatonina aumentano, provocando una serie di reazioni fisiche che predispongono l’organismo al sonno. 

Il nostro corpo ogni giorno si comporta quindi come una sorta di orologio biologico interno, compiendo delle variazioni cicliche sempre uguali nell’arco delle 24 ore. Un’alterazione di questi ritmi può causare l’acutizzarsi di alcuni disturbi psichiatrici, tra cui il Disturbo Bipolare ed i Disturbi Depressivi.

 

Principali indicazioni e utilizzi

È facile comprendere come la terapia della luce sia un ottimo strumento per regolarizzare il ciclo sonno/veglia e la produzione di melatonina e serotonina tutte le volte che si verifica una de-sincronizzazione generata da fattori esterni (es.: jet leg da viaggi intercontinentali, lavoro notturno). 

L’American Psychiatric Association nel 2005 ha confermato l’efficacia della fototerapia nel trattamento dei Disturbi dell’Umore, con risultati ancor più sorprendenti se combinata ad un trattamento farmacologico antidepressivo adeguato. 

Un'altra condizione in cui il trattamento con la luce si è dimostrato vantaggioso è rappresentato dalla depressione durante la gravidanza, poiché consente di evitare l’impiego di farmaci, sempre delicato in questi casi.

 

Modalità di utilizzo 

Per sottoporsi al trattamento è necessario sedersi a circa mezzo metro di distanza dalla fonte luminosa e tenere gli occhi aperti; trattandosi di una luce che non provoca nessun danno né agli occhi né alla pelle, non si avverte nessun fastidio durante l’esposizione ed è quindi possibile impegnare il tempo in altre attività (leggere, studiare..). In genere l’esposizione alla luce brillante mattutina deve durare 30 minuti al giorno e deve essere effettuata nelle prime ore della giornata; il momento della mattina in cui è più indicato il trattamento ed il numero delle sedute variano da persona a persona e viene stabilito dopo un’accurata valutazione clinica personalizzata. Prima di iniziare la terapia viene infatti somministrato un questionario ai pazienti, il Morningness-Eveningness Questionnaire (MEQ), che permette la valutazione della tipologia circadiana del paziente in modo da capire in quale fascia oraria sia più efficace l’effetto della luce.

 

Effetti collaterali e controindicazioni

Per quanto intensa, la luce risulta gradevole ed è ben tollerata; fino ad ora non si sono riscontrati effetti collaterali, se non delle controindicazioni per i pazienti diabetici o per coloro che soffrono di malformazioni e disturbi alla retina. 

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