DI COSA MI OCCUPO

DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO

 

Cos'è il DOC?

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è una malattia psichiatrica caratterizzata da:

- pensieri, immagini o impulsi ricorrenti, intrusivi, disagevoli, che si manifestano all'improvviso e contro la volontà del paziente, provocando ansia, paura o vergogna (ossessioni);

- azioni mentali o comportamenti ripetitivi e standardizzati non necessari e controproducenti eseguiti per ridurre o eliminare il disagio emotivo causato dalle ossessioni (compulsioni).

 

Il DOC può assumere forme diverse, classificate in base ai sintomi ossessivi e compulsivi:

  • DOC di lavaggio e pulizia: la persona è ossessionata dal terrore di contrarre una malattia o essere contaminata o infettata da germi, batteri, virus o sostanze pericolose (può essere presente anche la preoccupazione di infettare le altre persone). Per eliminare ogni possibilità di contaminazione, mette in atto uno o più rituali come lavare le mani in modo eccessivo, fare lunghe e plurime docce o pulire la propria casa o gli oggetti di casa per molte ore con disinfettanti e detergenti;
  • DOC di controllo: la persona è ossessionata dalla paura di essere responsabile, per propria negligenza, di eventi terribili, di poter far del male a se stesso o alle altre persone. Si sente costretta a controllare ripetutamente ad esempio: di aver chiuso il gas, le porte, le finestre o le portiere della macchina; di non aver investito involontariamente qualcuno con la macchina; di non aver commesso errori nel proprio lavoro o di non aver sbagliato a dire qualcosa o a compiere qualche azione. Quando questa persona controlla la prima volta, subito dopo è assalita nuovamente dal dubbio e si trova costretta a controllare un’altra volta;
  • DOC di ripetizione e conteggio: la persona si sente costretta a ripetere delle azioni precise, allo scopo di evitare che un pensiero ossessivo che lo spaventa si avveri. Questo tipo di pensiero viene chiamato “pensiero magico”: un esempio è il timore che ad un familiare possa accadere una disgrazia se non vengono ripetute alcune attività o conteggi. Le compulsioni di ripetizione e conteggio possono essere dirette ad ogni tipo di oggetto o azione (ad esempio contare le mattonelle, i semafori rossi o pensare a una serie di numeri);
  • DOC di ordine e simmetria: la persona ha pensieri, impulsi o immagini mentali che riguardano il posizionare oggetti o compiere azioni in modo simmetrico o perfetto. Le compulsioni messe in atto possono comportare il disporre gli oggetti in un certo ordine (ad esempio per dimensione o per colore), rileggere o riscrivere le cose in modo eccessivo;
  • DOC di accumulo/accaparramento: la persona è ossessionata dalla paura di buttare via gli oggetti (anche se completamente inutili), e dal piacere nel collezionare oggetti (usati e non). Le compulsioni di accumulo variano dall'acquisto di più pezzi dello stesso oggetto al conservare oggetti acquistati senza utilizzarli, al raccogliere da terra oggetti usati o inutilizzabili, conservandoli;
  • DOC con ossessioni pure: la persona non ha né rituali mentali né compulsioni, ma soltanto pensieri ossessivi. Le ossessioni pure si caratterizzano per la presenza di immagini, pensieri, idee relative a scene o possibili comportamenti messi in atto dall'individuo a contenuto peccaminoso, pericoloso, indesiderato o socialmente sconveniente. Le aree in cui si concentrano queste paure sono principalmente la religione e la moralità (ad esempio il terrore di bestemmiare, di compiere atti osceni, di far del male a se stessi o agli altri, di essere perversi, pedofili e omosessuali). La pervasività delle ossessioni pure è data dal continuo rimuginare circa i pensieri intrusivi compromettendo la sfera di vita sociale, lavorativa, affettiva dell’individuo.

 

Come si cura il DOC?

La terapia di prima linea è farmacologica e i farmaci di elezione sono gli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina). In caso di fallimento con un SSRI si può passare ad un altro SSRI o assumere la Clomipramina, un antidepressivo triciclico efficace ma considerato di seconda scelta per via degli effetti collaterali non trascurabili. Accanto alla terapia farmacologica occorre impostare un percorso di psicoterapia, in particolar modo un approccio cognitivo comportamentale.

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