Le principali cause della paura di parlare in pubblico possono essere ricondotte a:
-
esperienze negative pregresse che hanno generato frustrazione o imbarazzo;
-
bassa autostima e percezione di inadeguatezza comunicativa;
-
ansia da prestazione e timore di non essere all’altezza delle aspettative altrui;
-
Fattori culturali o educativi che non hanno favorito l’esposizione verbale.
A livello sintomatico, la paura si manifesta con:
- segnali fisiologici (tachicardia, sudorazione, tremori);
- segnali cognitivi (vuoti di memoria, difficoltà di concentrazione);
- segnali emotivi (insicurezza, senso di panico).
Nel mondo del lavoro, la difficoltà a comunicare in pubblico può determinare una serie di conseguenze negative, tra cui:
-
riduzione della capacità di leadership e gestione di team;
-
difficoltà nel presentare progetti, idee o relazioni ai colleghi o ai clienti;
-
limitazioni nell’avanzamento di carriera, soprattutto in ruoli manageriali o di rappresentanza.
Spesso è consigliato e raccomandato un approccio terapeutico integrato che prevede:
- una valutazione psicologica/psichiatrica iniziale (in particolare se l’ansia è intensa, persistente e invalidante);
- un percorso psicoterapeutico;
- eventuale uso di farmaci (antidepressivi, ansiolitici, betabloccanti), sempre su prescrizione e sotto controllo medico;
- training pratico su comunicazione clinica e gestione dello stress.
La paura di parlare in pubblico non è una "malattia" in senso stretto, ma è considerata una forma specifica di ansia sociale. Può variare da lieve disagio a una vera e propria fobia debilitante. La cura dipende dalla gravità del problema e dalle caratteristiche della persona.